LA NOSTRA STORIA

La SD CINEMATOGRAFICA nasce nel 1961 come società di produzione televisiva. Dalla sua costituzione collabora prevalentemente con RAI e con le principali televisioni del mondo per la produzione di Film, Varieta', Documentari scientifici e culturali. Da alcuni anni ha focalizzato la sua produzione sul documentario (naturalistico, scientifico e storico) raggiungendo livelli altissimi che le hanno permesso di annoverare tra i propri clienti National Geographic Channels, Discovery Channels, TF1, ARTE, NHK, TSR, ARD/BR, PBS, ZDF oltre a RAI e Mediaset. Molti documentari hanno vinto importanti premi internazionali ai maggiori Festivals, tra cui una nomination all'Oscar, una agli Emmy ed una al Festival di Banff. Ad oggi la SD Cinematografica ha al suo attivo più di 800 ore di programmi. [abs]

I NOSTRI CONTATTI

REGIA

PRODUZIONE

DURATA

VERSIONI

FORMATO

Luigi Cammarota

SD Cinematografica

45 min.

HD

Nel cuore dell’Europa mediterranea, a poche miglia dalle nostre coste, c’è una valle bellissima nel nord di un paese che conosciamo poco, l’Albania. Quel poco che conosciamo spesso è negativo. Oltre la cronaca nera c’è anche l’immagine di gente difficile. Uomini duri, donne austere. Forse è un po’ vero, ma sotto la buccia ruvida si cela un popolo antico, ospitale e generoso. Zadrima è il nome di una pianura fertile, circondata dai monti, baciata dal sole e irrigata dai fiumi. Una regione di antiche tradizioni, testimoniate dalle vestigia di castelli e monasteri, e al tempo stesso anche dalla cultura contadina più autentica che sopravvive ancora oggi. Prima con la modernizzazione forzata imposta dal regime, poi con l’anarchia selvaggia della libertà riconquistata, la Zadrima aveva rischiato di perdere la propria identità. La comunità era sconvolta dal caos, molti erano fuggiti in Italia, Grecia, Germania. Ma l’attaccamento alle proprie origini era rimasto intatto insieme all’amore per la terra e i suoi frutti, anche durante il lungo inverno della dittatura. Qualcuno ha detto: “Prima o poi, tutti i campi di battaglia diventano luoghi di villeggiatura”. I bunker di cemento armato della guerra fredda sono diventati fioriere, oppure forni per cuocere il pane e la pizza, Altin li ha valorizzati, invece di demolirli. Qui dove c’era una prigione del regime adesso c’è il suo ristorante, un locale di eccellenza dove bisogna prenotare con largo anticipo. Di eccellente c’è che prepara solo i cibi classici della tradizione locale, con ingredienti che cerca e valorizza tra i piccoli produttori intorno a lui.
Age, una donna forte e dolce, è la nostra “genius loci”, ha faticato tutta la vita ma è ancora impeccabile e sorridente nel suo vestito tradizionale in bianco e nero.
E poi ci sono Yak, Zef, Kol. Insieme a loro scopriremo i tesori di questa terra come il “byrek” la torta salata, il “pekmes” dalle more del gelso, il pane di mais bianco, il vino “Kalmet” pregiato, scelto anche dal Pontefice.

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