LA NOSTRA STORIA

La SD CINEMATOGRAFICA nasce nel 1961 come società di produzione televisiva. Dalla sua costituzione collabora prevalentemente con RAI e con le principali televisioni del mondo per la produzione di Film, Varieta', Documentari scientifici e culturali. Da alcuni anni ha focalizzato la sua produzione sul documentario (naturalistico, scientifico e storico) raggiungendo livelli altissimi che le hanno permesso di annoverare tra i propri clienti National Geographic Channels, Discovery Channels, TF1, ARTE, NHK, TSR, ARD/BR, PBS, ZDF oltre a RAI e Mediaset. Molti documentari hanno vinto importanti premi internazionali ai maggiori Festivals, tra cui una nomination all'Oscar, una agli Emmy ed una al Festival di Banff. Ad oggi la SD Cinematografica ha al suo attivo più di 800 ore di programmi. [abs]

I NOSTRI CONTATTI

REGIA

PRODUZIONE

DURATA

VERSIONI

FORMATO

Lorenzo Pezzano e Barbara Iacampo

Tunastudio e Zetagroup

50 minuti circa

HD

Il 28 luglio del 1976 è una data epocale per la storia della televisione italiana: dopo numerosi procedimenti penali contro le televisioni private una sentenza della Corte Costituzionale rende legali le trasmissioni in ambito locale rompendo, di fatto, il monopolio RAI. Questa sarà l’unica sentenza a regolamento delle frequenze televisive prima di arrivare, nel bene e nel male, alla “legge Mammì” del 1990. E’ il boom dell’etere e centinaia di emittenti televisive locali iniziano a trasmettere in tutta Italia. Ma la lunga battaglia che porta a questo importante traguardo inizia ben prima: coraggiosi e intraprendenti “rivoluzionari del tubo catodico” realizzano rudimentali trasmissioni televisive già a partire dalla seconda metà degli anni ’60. Artigiani del video, spesso costruiscono in casa le proprie attrezzature e trasformano soggiorni, cantine e garage in studi televisivi.
Una televisione alternativa, di paese o di quartiere, realizzata da cittadini per i cittadini, dove a tutti era data la possibilità di esprimersi. Il documentario vuole essere un omaggio a questi visionari “pirati della televisione”, oggi dimenticati dalla storia.

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