LA NOSTRA STORIA

La SD CINEMATOGRAFICA nasce nel 1961 come società di produzione televisiva. Dalla sua costituzione collabora prevalentemente con RAI e con le principali televisioni del mondo per la produzione di Film, Varieta', Documentari scientifici e culturali. Da alcuni anni ha focalizzato la sua produzione sul documentario (naturalistico, scientifico e storico) raggiungendo livelli altissimi che le hanno permesso di annoverare tra i propri clienti National Geographic Channels, Discovery Channels, TF1, ARTE, NHK, TSR, ARD/BR, PBS, ZDF oltre a RAI e Mediaset. Molti documentari hanno vinto importanti premi internazionali ai maggiori Festivals, tra cui una nomination all'Oscar, una agli Emmy ed una al Festival di Banff. Ad oggi la SD Cinematografica ha al suo attivo più di 800 ore di programmi. [abs]

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Luigi Cammarota

SD Cinematografica

28 min.

HD

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Giulia e il suo compagno Lucio sono andati ad vivere nella casa dei nonni di lei, sulle alture di confine tra Lazio e Umbria. A cavallo di tre province, queste colline conservano un fascino antico. Lontane dai tracciati dell’autostrada e dell’alta velocità, le campagne sono rimaste come un tempo. Domina la quercia, sorveglia maestosa i vigneti tradizionali, gli uliveti e i campi coltivati a foraggio e cereali. Tra le sue radici secolari e nelle boscaglie di lecci trovano rifugio tassi, volpi e istrici, lepri e cinghiali. Sotto i tetti ogni primavera arrivano puntuali le rondini. Sono rari quelli che qui chiamano “gli stranieri”. Lucio fa eccezione. Piemontese, musicista per passione e ricercatore per professione, studia le tracce di storia del paesaggio rurale, e si è trasferito qui con Giulia, musicista anche lei e musicologa.
Insieme hanno scoperto che questo territorio è vissuto profondamente da millenni. Le tracce sono nascoste nella vegetazione spontanea che ha riconquistato lo spazio: castelli da fiaba, antiche vie consolari, pratiche agrarie e di vita quotidiana altrove ormai svanite. Come la pratica di piantare la vite “maritandola” con un albero. Un ulivo, ma anche un olmo, un gelso o un albero da frutta. Insieme, crescono per sempre legati in un comune destino, abbracciati fin dalle radici.
Il risultato è un’architettura vegetale insolita che ha dei vantaggi reali: si risparmia sull’impianto, tre le “piantate” possono pascolare gli animali senza rischio per i grappoli, troppo alti. La vendemmia è più abbondante di quello che si potrebbe pensare, il vino è forte e genuino. Ma quello delle “vigne maritate” è solo uno dei segreti perduti che custodisce questa terra. Lucio e Giulia hanno fatto tesoro di questo sapere grazie a Claudio, il “genius loci” e con i suoi consigli coltivano la terra e producono il cibo per sé e per gli amici alla maniera antica, ma con nuove idee, più sostenibili e pulite. A volte Claudio li osservava con un sorriso, un po’ scettico. Mi sa che non ce la farete, sembrava pensare: produzione scarsa, erbacce molte… chi vincerà la scommessa? Dopo anni di fatica ed errori, è tempo di fare un bilancio.

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